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Tesori storici: il Santuario di Ercole Vincitore

Situato fuori dalla cinta muraria della città di Tivoli, il Santuario d’Ercole Vincitore è uno dei complessi sacri dell’architettura romana più importanti dell’epoca repubblicana.

Si trattava di una struttura imponente dedicata al culto di Ercole, venerato come dio guerriero e come protettore dei commerci e delle greggi, attività fondamentali per l’economia tiburtina, e venne costruita in posizione strategica, in un’area extraurbana facile da controllare e funzionale a svolgere anche un ruolo economico.

Durante i secoli il Santuario è stato oggetto di varie trasformazioni, che includono anche l’utilizzo come centrale idroelettrica e cartiera industriale, fino alla creazione di percorsi per i visitatori, che permettano di osservare i tratti romani, ma anche le successive modifiche. Il progetto di riqualificazione della struttura ha voluto creare una sorta di percorso turistico che leghi i monumenti più importanti di Tivoli: Villa Adriana, Villa d’Este, Villa Gregoriana, l’Acropoli e il Centro Storico. Gli interventi sono principalmente rivolti al restauro delle parti più degradate del Santuario, cercando di valorizzare la compresenza di strutture romane e industriali.

Fin dalla costruzione, il Santuario contava un settore posizionato sulla Via Tiburtina, destinato ad attività finanziarie e commerciali, e un livello superiore, dove si sviluppava il luogo sacro vero e proprio.

Il santuario, in posizione dominante sulla vallata, era caratterizzato da un terrazzamento chiuso su tre lati da de piani sovrapposti di portici. Ai piedi del tempio si apriva una sorta di cavea teatrale del diametro di 70 m.

Gli stravolgimenti più grandi furono apportati nel XVII secolo, quando nell’area vennero impiantati degli opifici, sfruttando la ricchezza d’acqua dei canali dell’Aniene.

Oggi è una delle principali attrazioni regalate dal territorio tiburtino, che contiene nelle tracce dei suoi mutamenti una perfetta sintesi della storia di Tivoli.

Tra i tesori portati alla luce durante gli scavi nell’area del Santuario, inoltre, non possiamo non menzionare la celebre statua del “Generale di Tivoli”, che dà un’idea della ricchezza scultorea che adornava il luogo, la statuetta di “Eracle giovane seduto”, rappresentato con corazza ed elmo, tipici elementi militari del culto di Ercole, e uno dei tanti “Thesaurus”, cassette per le offerte in calcare, dotate di un dispositivo di sicurezza che impediva di infilare mani e braccia all’interno, scoraggiando così i tentativi di furto.

L’importanza di questo complesso per Tivoli è testimoniata da una notizia di pochi giorni fa, secondo la quale un investimento di circa 260mila euro è stato destinato per realizzare un nuovo spazio teatrale all’interno del Santuario.

Questo progetto di rivalorizzazione del territorio tiburtino viaggia verso l’obiettivo di far conoscere sempre di più la città di Tivoli ai turisti e al mondo, con tutte le sue affascinanti ricchezze artistiche e storiche.

Fonte: www.tibursuperbum.it ; www.tivoli-iloveyou.com ; http://guidonia.romatoday.it

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